domenica 26 ottobre 2014

Madagascar parte seconda: Manakara, Ranomafana, Fianarantsoa

Giorno 6 - Manakara, Canale des Pangalanes

Dopo 5 giorni, piuttosto duri e faticosi, una giornata al mare è stata un ottimo diversivo e ci ha permesso di recuperare le forze. La giornata è iniziata con una colazione a base di thè, pane e marmellata presso il nostro Hotel (Les Delices de l'Orient Hotel).

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A Manakara

Successivamente il programma prevedeva una escursione in piroga lungo il Canale des Pangalanes, un canale in parte artificiale ed in parte naturale che scorre parallelamente al mare.

madagascar gita in piroga
Canale des Panganales

La giornata è stata bellissima: con la piroga, abilmente guidata da 4 rematori, abbiamo visitato prima un tratto di Costa dell'Oceano Indiano, poi un cimitero, un villaggio di pescatori ed infine un altro villaggio dove avviene la produzione di miele e oli essenziali.

madagascar manakara
Al villaggio dei pescatori

Ottimo è stato il pranzo preparato sul posto durante l'escursione: pesce alla griglia con riso e verdure cotte. Tutto veramente molto buono. L'escursione in piroga è durata dalla mattina al primo pomeriggio, nel contesto di una cornice naturale spettacolare.

madagascar manakara
Lungo il canale

Con il resto del pomeriggio a disposizione abbiamo poi fatto una passeggiata lungo la spiaggia, ammirando le onde dell'Oceano, mentre in serata, con Hobi, abbiamo mangiato in un ristorante in cui ci hanno servito un'abbondante porzione di aragosta, pesce, verdure e patate, oltre che l'immancabile riso per una cifra pari a 15 euro per tre persone ! Incredibile.

Madagascar manakara
La costa dell'Oceano Indiano

Giorno 7 - Viaggio da Manakara a Ranomafana

Lasciandoci alle spalle il mare di Manakara, siamo tornati verso l'interno del Paese, questa volta utilizzando un mezzo privato guidato dal simpatico Lanto, autista che lavora all'interno del progetto Diako.

malgascio bambini
Lungo la strada verso Fianarantsoa
Il viaggio in auto è risultato decisamente più confortevole rispetto a quello effettuato in treno (o in Taxi Brousse), e ci ha permesso di ammirare un paesaggio diverso in quanto la strada non corre parallelamente ai binari, ma passa attraverso altre valli.

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Un villaggio lungo la strada

La nostra destinazione era Ranomafana, una cittadina nei pressi del primo Parco Naturale che avremmo visitato durante il nostro viaggio.
Ranomafana è una parola che significa acqua calda. Il luogo infatti è caratterizzato dalla presenza di sorgenti termali che rappresentano una meta di vacanza per i malgasci più abbienti.

acqua calda madagascar
A Ranomafana

Dopo un ricco pranzo presso il ristorante dell'Hotel Manja, e dopo una rapida visita alle terme di Ranomafana, ci siamo recati al Gite Rianala, un rifugio situato a pochi metri dall'ingresso del Parco Naturale di Ranomafana. Il rifugio è dotato di 3 camerate con 8 letti ed i bagni si trovano all'esterno. Ci vuole dunque un minimo di spirito di adattamento, ma il giorno successivo si viene ampiamente ricompensati in quanto si può essere tra i primi visitatori del parco e si può dunque avvistare diversi lemuri durante le prime ore della mattina, quando sono più attivi. Arrivati al rifugio, ci siamo sistemati nelle camerate e, dopo la cena, siamo andati a dormire prestissimo: il rifugio infatti ha spento le luci prima delle 21:00 e intorno a noi non vi era che foresta e null'altro.

Giorno 8 - Parco nazionale di Ranomafana e ritorno a Fianarantsoa

Esistono varie possibilità escursionistiche all'interno del Parco di Ranomafana. Noi abbiamo scelto un percorso di media lunghezza in modo da avere la possibilità non solo di avvistare alcuni lemuri, ma anche di goderci alcuni angoli del parco, ed in particolare una bellissima cascata.
All'interno dei parchi ci si può muovere solo con le guide che sono ben preparate ed in grado di parlare l'italiano. A Ranomafana abbiamo avvistato 4 diverse specie di lemuri. Il primo incontro è stato il più emozionante anche perchè gli animali stavano mangiando ed erano piuttosto attivi e per niente spaventati dalla nostra presenza. La visita è poi continuata con altri avvistamenti (sugli alberi) di lemuri ed altri animali, in particolare uccelli, tra cui l'endemico Pigliamosche del Paradiso .

uccello endemico madagascar
Pigliamosche del Paradiso del Madagascar

Anche dal punto di vista della flora è stato molto interessante, per la presenza di piante endemiche come la felce arborea o l'albero del viaggiatore, nonchè varie specie di orchidee.

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Parco di Ranomafana

La nostra passeggiata si è fatta leggermente più impegnativa quando ci siamo inoltrati in un sentiero in salita fino a raggiungere una cascata, un angolo meraviglioso dove ci siamo potuti rilassare per qualche minuto.

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Cascata nel parco di Ranomafana

Al termine della visita abbia incontrato nuovamente Hobi e Lanto e, con l'auto, siamo partiti alla volta di a Fianarantsoa. Lungo la strada ci siamo fermati al villaggio di Sahavondronina, dove ci hanno spiegato come viene portato avanti il progetto Voiala, che si occupa di riforestazione e gestione sostenibile della foresta.

progetto riforestazione madagascar
Il progetto Voiala

Nello stesso villaggio abbiamo anche visitato una scuola, un'esperienza particolarmente significativa ed interessante.

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La scuola di Sahavondronina

Tornati infine a Fianarantsoa abbiamo nuovamente alloggiato nella casa di Felana e, dopo una cena casalinga a base di pollo e riso in puro stile malgascio, siamo andati a dormire.

Giorno 9 - Fianarantsoa ed i progetti di Koinonia

Il nono giorno è stato dedicato alla conoscenza dei progetti che abbiamo contribuito a finanziare con il nostro viaggio. Siamo dunque rimasti a Fianarantsoa ed insieme a Luc, uno dei ragazzi del progetto Diako, abbiamo visitato sia la città, sia i vari altri progetti avviati da Koinonia, associazione creata verso la fine del 2004 da un gruppo di persone di diversa nazionalità tra cui alcuni italiani ed alcuni malgasci. Oggi tale associazione è guidata unicamente dalle persone del luogo, ma in Italia, contemporaneamente alla creazione di Koinonia, è stata avviata un'associazione gemella: si tratta di Averiko, associazione che ha come obiettivo quello di creare un ponte tra Madagascar e Italia, basato sulla cooperazione internazionale. Averiko promuove l'intercultura e la sostenibilità ambientale e sociale.
Durante la mattinata dunque abbiamo visitato i vari progetti, ed in particolare il progetto "Piccoli Indiani", che si occupa dell'accoglienza di ragazzi di strada che vivono in condizioni di povertà assoluta, ed il progetto "Cooperativa" che, tramite l'affitto di una falegnameria, permette a giovani professionisti di svolgere il lavoro per il quale hanno ricevuto la formazione professionale, con l'obiettivo finale della autosostenibilità.

progetto cooperativa
La falegnameria del progetto Cooperativa

Successivamente abbiamo fatto un giro turistico della città vecchia, muovendoci con gli autobus locali e terminando la nostra visita di Fianarantsoa con interessante giro all'immenso mercato in cui si vende di tutto, in una distesa infinita di banchi e bancarelle.

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Il Mercato di Fianarantsoa

Dopo aver visitato la città, abbiamo terminato la giornata visitando un altro interessante progetto, ossia Fanovo, nato con l'obiettivo di creare un centro culturale e di aggregazione giovanile.

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Gli amici del progetto Fanovo

Al momento Fanovo si sviluppa principalmente come progetto musicale, ma l'idea è quella di ampliare le attività dedicandosi al teatro ed allo studio delle lingue tra cui l'italiano, che può rappresentare un importante trampolino di lancio per il lavoro attraverso il turismo. E' proprio il turismo che alimenta il progetto Diako, del quale fanno parte Felana ed i vari ragazzi che fanno da guida ai turisti italiani come noi che si appoggiano a Viaggi e Miraggi per il loro viaggio in Madagascar. Non è un caso che a Fanovo c'erano alcuni di loro come Felana, Hobi e Luc i quali, assieme all'autista Lanto, sono stati le nostre indispensabili guide all'interno del Paese.
Ci hanno dunque illustrato le ambizioni del progetto Fanovo che, per potersi realizzare, hanno bisogno di una grande forza di volontà, ma anche del possibile aiuto da parte di chiunque possa e abbia voglia di farlo. In particolare, è un valido suggerimento per tutti coloro che vorranno fare questo viaggio, di preparare dei materiali da portare con se durante il viaggio e da regalare eventualmente all'associazione: strumenti musicali che non si usano più, vocabolari, libri di grammatica, tutto può essere molto utile per lo sviluppo di questi e altri progetti. La giornata si è conclusa con un emozionante ascolto di musica tradizionale suonata da un musicista che si impegna di mantenere viva la musica tradizionale malgascia e che, abbiamo scoperto, è disposto anche a fare svariate ore a piedi per raggiungere, dal suo villaggio, la città di Fianarantsoa ed il luogo dove Fanovo è nato e cerca di svilupparsi.
Tornati a casa di Felana abbiamo cenato con la sua famiglia, prima di ritirarci a letto e di prepararci alla terza parte del viaggio, alla scoperta del Sud e dell'Ovest del Paese, proseguendo sulla Route Nr 7.

Prima parte del viaggio
Terza parte del viaggio





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