sabato 4 gennaio 2014

Italia - Borghi minori

L'Italia è un miracolo geografico, storico, culturale e naturale spesso sottovalutato. Sono veramente pochi (o forse non ne esistono affatto) i Paesi in cui, in una superficie così ridotta, sia possibile trovare allo stesso tempo mare, montagna, campagna, un patrimonio artistico-culturale di valore inestimabile e cibo di qualità.
In questo itinerario di 10 giorni viene proposto un giro ad anello attraverso la penisola italiana da compiersi in auto, proprio per apprezzare queste caratteristiche italiane, andando oltre i classici itinerari che prevedono la visita alla grandi città d'arte, per scoprire piuttosto piccole città e borghi poco conosciuti, ma che hanno molto da offrire per una decina di giorni all'insegna della natura, dello sport, della cultura e dell'enogastronomia.
Partenza e arrivo sono stati identificati nella città di Milano. Il viaggio prevede 5 tappe: sulle Dolomiti (San Cassiano), nei pressi di Ravenna, in Umbria (Terni), nel Cilento (Campania) ed infine nei dintorni di Roma. In questo viaggio, per ragioni personali, si è scelto di dare maggior rilievo alla sosta sulle Dolomiti ed a quella in Cilento, ma è possibile organizzarsi e decidere i propri tempi di permanenza nei vari luoghi in base ai propri interessi e priorità.

Giorno 1,2,3 - Dolomiti

Da Milano, in auto, per arrivare sulle Dolomiti, sono necessarie circa 3 ore e mezza. Le autostrade da percorrere sono la Milano-Venezia e quella del Brennero. Se non si soffrono le curve, e si apprezzano le strade di montagna, il suggerimento è di uscire dall'autostrada del Brennero all'altezza di Ora, per dirigersi verso la Val di Fiemme. Giunti a Cavalese, è possibile gustare un pranzo tipico in un'antica trattoria che non è segnalata neanche su TripAdvisor: La Chiusa: il ristorante si trova lungo la strada che da Cavalese porta al Passo Lavazè. Alla Chiusa il pranzo tipico prevede luganega, formaggio fuso, funghi e gulash, il tutto servito con un'abbondante porzione di polenta. Proseguendo poi fino al Passo Lavazè, sarà possibile ammirare, sulla destra, le propaggini del gruppo dolomitico Latemar. Proseguendo per Ponte Nova e, successivamente, per Nova Levante si imbocca la strada che porta al Lago di Carezza, una vera e propria perla delle Dolomiti. Una sosta per ammirare il Lago ai piedi del Latemar è d'obbligo.

Perla delle dolomiti
Il Lago di carezza

L'interessante giro automobilistico prosegue al Passo Costalunga all'altezza del quale fa la sua apparizione il gruppo dolomitico del Catinaccio d'Antermoia. Si scende quindi a Vigo di Fassa arrivando nell'omonima valle che va percorsa interamente fino a Canazei. La cornice naturale diventa qui veramente degna di nota: il gruppo del Sella, il Sassolungo ed il Sassopiatto e la Marmolada sono tutt'intorno.
Bisogna a questo punto affrontare il Passo Pordoi, pieno di tornanti per ridiscendere ad Arabba, all'altezza della quale si gira a sinistra imboccando l'Alta Val Badia. La valle va percorsa fino a La Villa, qui si gira a destra per raggiungere San Cassiano ove, tra le tante soluzioni per il pernottamento, suggerisco il Garnì Ai Pini, un pò costoso, ma di alto livello.
Due giorni sulle Dolomiti possono essere sfruttati per effettuare qualche trekking: due proposte interessanti possono essere il giro del grande Lagazuoi (prendendo la funivia nei pressi del Passo Falzarego) e la concquista del Sassongher nel gruppo Puez-Odle.

vista dal sassongher
Panorama sulla Marmolada dal Sassongher


Giorno 4 - Alfonsine (Ravenna)

Per completare il giro montano è possibile ridiscendere in pianura passando per Belluno, dunque attraversando le Dolomiti Orientali. Da Belluno si può proseguire per Mestre e quindi per Ravenna scegliendo la strada provinciale o l'autostrada.
Ravenna è una città splendida, caratterizzata da mosaici di una bellezza imperdibile. Con un biglietto cumulativo è possibile visitare alcuni tra i monumenti più importanti della città tra i quali Santa Apollinare Nuova ed il mausoleo di Galla Placidia.

Ravenna
Nei pressi di Ravenna, per chi è amante dei parchi di divertimento, si trova anche Mirabilandia. Volendo passare uno o più giorni nel parco sarà necessario dedicare a questa tappa maggior tempo. Per il soggiorno consiglio una meta insolita, un agriturismo presso Alfonsine, in piena campagna, tra gli animali della fattoria: l'Angelina. Le camere sono spartane ed i servizi non sono da 5 stelle, ma d'altra parte siamo in campagna ed è necessario un minimo di spirito di adattamento.

bucolica
Vita di campagna ad Alfonsine

Giorno 5 - Terni

Per andare a Terni da Ravenna c'è una superstrada (la Cesena - Roma) che attraversa alcuni interessanti paesi. Ancora più interessante è però la parallela a questa superstrada, ossia la Flaminia, che tocca alcune mete umbre decisamente da non perdere tra cui Gubbio, Spoleto, Spello. Fermandosi a Gubbio per il pranzo un buon ristorante è San Francesco e il Lupo con piatti tipici della cucina eugubina.

piazza
Gubbio

A Terni, città bombardata dalla seconda guerra mondiale, si può soggiornare presso il bucolico Bed and Breakfast La porta della Valnerina, lungo il fiume Nera, gestito dal simpatico Marco. Qui è anche possibile visitare un rifugio ricavato nelle rocce durante la seconda guerra mondiale. Per cena consiglio di andare a Piediluco, sopra Terni, prendendo l'occasione per ammirare l'omonimo lago che dà origine alle Cascate delle Marmore.

Terni
Cascata delle Marmore

Giorno 6,7,8 - Laurino

Dopo la visita d'obbligo alle cascate delle Marmore (informarsi sugli orari di apertura), si può partire per il Sud, scegliendo l'autostrada del sole o la superstrada che da Rieti arriva a Cassino, molto interessante dal punto di vista paesaggistico. Giunti a Cassino si prende necessariamente l'A1 per poi prendere la Salerno-Reggio Calabria. Uscendo a Battipaglia si prende la strada SS18 fino a Capaccio Scalo; da qui la SS166 prima e la SS488 poi, attraversano i monti Cilentani fino ad arrivare a Laurino, un paese molto carino che non è stato per niente considerato dal turismo pur essendo nel cuore del meraviglioso Parco Nazionale del Cilento. Proprio perchè lontano dai circuiti turistici è necessario informarsi bene sulle possibilità di alloggio ed organizzarsi in tempo.

Parco nazionale del Cilento
Laurino

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è la meta finale di questo itinerario di 10 giorni, ed è un luogo di grandissimo interesse per il quale si potrebbe basare una vacanza all'insegna della natura e dello sport.
Si possono intraprendere infatti svariate attività che comprendono trekking (interessante soprattutto l'ascensione al Monte Cervati), torrentismo (alle Forre del fiume Calore o Bussento), arrampicata sportiva (alle Falesie del Monte San Giacomo), escursioni marine (lungo la Costa degli Infreschi) e speleologia (nelle Grotte di Pertosa o di Castelcivita). C'è quindi un ampio ventaglio di scelta tra attività di vario genere che possono tenere impegnati anche per un'intera settimana. Per organizzare al meglio le proprie attività (soprattutto quelle per le quali si rende necessaria una guida), si può fare riferimento al gruppo escursionistico GET.


Giorno 9 - Centro Italia

Come tappa intermedia per il rientro su Milano è stata scelta, per ragioni personali, Roma, ma è possibile continuare, sullo stile delle tappe precedenti, scegliendo un borgo minore: suggerisco di rientrare a Milano scegliendo una tappa in Toscana, magari fermandosi lungo la costa, o nel cuore della Maremma, o magari a Tegoia, nei pressi di Siena, un minuscolo borgo dove si conduce ancora una vita agreste e dove tutti si conoscono e sono amici.
Le possibilità sono veramente infinite e si ha un unico problema: l'imbarazzo della scelta.

Giorno 10

Dopo 10 giorni in giro per i più remoti angoli d'Italia, rientrare a Milano può essere uno choc. Milano, metropoli che guarda all'Europa, è una città che pochissimo sembra rappresentare l'Italia, fatta invece di tanti piccoli paesi, dove si conduce ancora una vita dedita all'agricoltura. Ed è impressionante anche pensare a quanto diverse siano le realtà dei diversi paesi visitati. San Cassiano, sulle Dolomiti, e Laurino, in Cilento, sembrano non avere nulla in comune, eppure sono entrambi in Italia, così come tutti i comuni umbri e toscani che sembrano invece formare un loro microcosmo a parte.
Tutto ciò fa parte della bellezza di questo nostro incredibile paese, del quale viene visitata solo una piccola parte attraverso questo itinerario di 10 giorni. Centinaia di altri itinerari potrebbero essere pensati ed affrontati per visitare ogni angolo di Bel Paese, tanti da tenersi occupati per tutta le ferie della propria vita.
Buone vacanze italiane a tutti allora !


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