giovedì 30 agosto 2012

Viaggiatori responsabili

Senza dubbio viaggiare è una delle cose più belle che si possano fare: viaggiare apre la mente ed allarga il cuore, permette di ampliare le proprie conoscenze e fare esperienze di vita uniche.
Purtroppo viaggiare ha delle conseguenze. In particolare, ogni nostro viaggio ha un impatto più o meno pesante sull'ambiente, soprattutto se per i propri spostamenti si usa l'aereo, il mezzo di trasporto più inquinante in assoluto.

Si può essere viaggiatori responsabili?

E' un argomento ostico, perchè  se veramente volessimo essere ecosostenibili al 100% dovremmo smettere all'istante di viaggiare. Ma credo che, pur non raggiungendo questi estremi, si possa essere viaggiatori responsabili cercando di seguire e mettere in pratica alcune regole, come suggerito nella Guida Routard sulla Turchia che ho utilizzato quest'anno per il mio viaggio e della quale vado a riportare il testo:

Viaggiatori responsabili
Le Routard - Viaggiatori responsabili

"Per cominciare il turismo ha delle conseguenze sull'ambiente: alle nostre vacanze si deve circa la metà dei voli aerei, che sono tra i principali responsabili dei mutamenti climatici. Ecco perchè è meglio viaggiare meno, ma restando più a lungo nei luoghi visitati.  Così c'è anche più tempo per incontrare le persone che li custodiscono. Non c'è nemmeno bisogno di rinunciare ai viaggi a lunga distanza. Può bastare ad esempio progettare i propri viaggi su base triennale: il primo anno possiamo concederci un lungo viaggio intercontinentale, usando l'aereo; l'anno seguente resteremo invece nel nostro continente e visiteremo i paesi vicini, muovendoci per esempio in treno o in auto; il terzo anno si viaggia non troppo lontano da casa, a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici.
La nostra presenza ha delle conseguenze anche sulle persone, quelle che lavorano per noi quando siamo in viaggio: nei trasporti, nei ristoranti, negli alberghi, nei musei. Il viaggiatore responsabile si interessa alle loro condizioni e preferisce strutture dove chi lavora è trattato meglio, anche se costano un poco di più.
Soprattutto c'è una comunità. Chi in quei luoghi ci vive. Come si può andare in una città senza voler conoscere i suoi abitanti, come se fosse solo una successione di monumenti senz'anima?
Nei vari luoghi del mondo ci sono posti dove regna la logica dei tour operator e del turismo di massa, e regioni preferite dai viaggiatori indipendenti. Una scelta di viaggio responsabile può contribuire a far pendere la bilancia da questa parte, ma soprattutto vi farà vivere viaggi più ricchi, intensi, veri: quelli che lasciano davvero un segno in noi. Quelli che, insieme al corpo, muovono la mente."

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